Itinerario nei dintorni di
Norcia per ammirare paesaggi che sembrano usciti dalla cornice di un quadro,
fino alla profonda spiritualità del santuario di Cascia
Norcia città natale di San
Benedetto sorge in provincia di Perugia ed è una perla incastonata fra le
alture dei Monti Sibillini. Sebbene rimanga ferita dal terremoto che duramente
ha colpito il suo patrimonio storico, offre ancora ai suoi visitatori uno
scenario di impareggiabile bellezza grazie
allo spettacolo naturale dei suoi paesaggi.
Poco distante da Norcia se
volete comprendere quanto la natura sia in grado di togliere, ma anche di
restituire alla Madre terra, non vi resta che recarvi a Castelluccio di
Norcia, un borgo magico dove la natura in armonia con l’uomo regala
emozioni uniche e irripetibili, custodito nel cuore della Valnerina all’interno
del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sorge a 1452 metri di
altitudine.
Purtroppo il sisma dell’anno
scorso ha distrutto gran parte del paese che tuttora è raggiungibile solo con
un servizio di navette, in attesa del ripristino totale della strada
Provinciale 477. La vasta distesa delle piane si suddivide in tre, Pian
Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto, per
un’estensione che interessa ben 15 chilometri quadrati di altopiano che attende
la semina per stupire chi vorrà attendere i frutti.
Tra il mese di maggio e il
mese di luglio i pascoli verdi monocromatici delle zone di Norcia vengono
colorati da sfumature bellissime capaci di emozionare chiunque
assista a questo spettacolo naturale che vede tingere il territorio di giallo
ocra, rosso, viola, blu e bianco: è il risultato delle migliaia di fiori che
crescono fra le piane, in particolare papaveri, genzianelle, narcisi, violette,
asfodeli, trifogli, acetoselle e le lenticchie coltivate a Castelluccio, che
sono fra i prodotti tipici più apprezzati.
Diversi fattori incidono
sullo sviluppo e sulla fioritura delle piane e molto dipende dai fenomeni
piovosi avuti in inverno e in primavera, dall’esposizione al sole, dal periodo
in cui si semina, soprattutto per quanto riguarda le lenticchie, e dalla
tempistica di ogni singola specie, per cui lo spettacolo può essere differente
un anno dall’altro. E se i fiori sono i protagonisti di questo incantesimo che
riesce a trasformare la monotonia dei pascoli in un dipinto del migliore
pittore al mondo, anche la fauna reclama la sua importanza. Passeggiando
potreste avvistare qualche gazzella o capriolo che fanno capolino in mezzo alla
flora illudendovi di essere in un’illustrazione di un libro di favole.
Se siete sportivi, non
temete l’altitudine e amate fare escursioni e trekking, il Monte
Vettore vi aspetta per farvi scoprire il Lago di Pilato conosciuto
anche con l’appellativo di “lago con gli occhiali” per la forma dei suoi due
invasi. Per vivere un’altra avventura nei dintorni di Norcia, andate alla grotta
della Sibilla che secondo la leggenda era abitata da una fata ed era
il punto d’accesso al regno sotterraneo della regina Sibilla.
Se volete organizzare una
giornata all’insegna della spiritualità, a 30 minuti da Norcia potrete decidere
di raggiungere Cascia, città
natale di Santa Rita e considerato uno fra i luoghi religiosi principali
dell’Umbria. Ogni anno accoglie pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.
Ci sono poi la Basilica Santuario e il Monastero di
Santa Rita: vi sorprenderanno per la loro struttura moderna in contrasto
con lo stile gotico della chiesa di San Francesco, con il suo meraviglioso
rosone, e della chiesa di Sant’Agostino, dove sono custoditi bellissimi esempi
di affreschi della scuola umbra.
Dopo questo intenso
itinerario alla scoperta di alcuni luoghi incantati e altri ricchi di
suggestione non potrete fare a meno di soddisfare oltre ai vostri occhi, anche
il vostro appetito, degustando le molte specialità tipiche della
tradizione. Come precedentemente detto, le lenticchie sono fra
i prodotti locali più conosciuti, ma la zona di Norcia vanta numerose
specialità gastronomiche, grazie all’arte di lavorazione della carne suina.
Un esempio è il prosciutto
di Norcia che per la sua qualità ha ottenuto il marchio IGP; inoltre
fra i salumi sono molto apprezzati la lonza, il capocollo, gli insaccati e le
salsicce di cinghiale, mentre fra i formaggi il pecorino, la ricotta salata e
le caciotte deliziano i palati che amano i gusti decisi. In ultimo ma non per
importanza il pregiatissimo tartufo nero dal gusto unico e inconfondibile. Il
tartufo nero è chiamato anche tartufo dolce e ha una forma tonda e omogenea con
una colorazione scura tendente al nero: sappiate che questo alimento era
conosciuto persino dagli antichi Greci e Romani che lo consideravano il cibo
degli dei.
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